Secessione inventata ad hoc su Banganturo, Sbic attacca il sindaco

SULMONA – La paventata secessione di Bagnaturo inventata ad hoc come iniziative pre elettorale da sedicenti tuttofare scatena la reazione critica di Sbic nei confronti del sindaco di Sulmona.

“La risposta del sindaco Casini ai cittadini della frazione di Bagnaturo in seguito alla richiesta avanzata da alcuni di passare al Comune di Pratola Peligna è di un’arroganza unica. Mostra l’impalpabile spessore politico, l’incapacità di gestire qualunque questione e la scarsa attitudine all’ascolto dei cittadini – fanno notare da Sbic – La tecnica del “benaltrismo” inoltre, non funziona e non funzionerà  mai in una città come Sulmona che di “ben altri problemi” ne ha a valanga. A questo va aggiunto che il grido di dolore dalle frazioni è giunto più volte: per l’asilo chiuso, per la mancanza di spazi nella scuola elementare dopo l’accorpamento con la scuola materna e per il costo del biglietto mensa che costringe gli abitanti dalla parte di Pratola a pagare il prezzo pieno del biglietto. Forse quando i genitori dei bambini di Bagnaturo si sono recati in Comune, il sindaco era impegnato a fare “ben altro” e non li ha ricevuti o più semplicemente ha fatto orecchie da mercante. Resta il fatto di avere frazioni lasciate a loro stesse, senza una programmazione, senza la volontà dell’amministrazione di considerarle come parte viva del territorio e non semplici appendici. Nel nostro metodo politico c’è quello dell’ascolto di tutti, consigliamo alla Casini di scendere dal piedistallo sul quale si culla e di andare fra gli abitanti delle frazioni a capire quali sono i veri problemi”.

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